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Aria: “Ah, lo veggio, quell'anima bella”

E’ una di quelle pagine che di solito viene soppressa, non solo per alleggerire una partitura di per sé lunga, ma anche per affrancare l’interprete da un momento difficile, considerando che poco dopo dovrà cantare un’altra pagina solista. E’ una bellissima aria, che completa il ritratto di questo personaggio, proprio nel momento in cui la situazione comincia a vacillare.

FERRANDO

Ah, lo veggio, quell'anima bella
Al mio pianto resister non sa;
Non è fatta per esser rubella
Agli affetti di amica pietà.
In quel guardo, in quei cari sospiri
Dolce raggio lampeggia al mio cor:
Già rispondi a' miei caldi desiri,
Già tu cedi al più tenero amor.
(mesto)
Ma tu fuggi, spietata, tu taci
Ed invano mi senti languir?
Ah, cessate, speranze fallaci:
La crudel mi condanna a morir.

 

 

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