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La III Giornata Nazionale del Mal di Testa in Campania:
le iniziative ad Avellino e nel Nolano

 

Mille parole per una cefalea

di Alfonso Leo e Biagio Ciccone *

 

Anche quest’anno la SISC Campania ha voluto celebrare la III Giornata Nazionale del Mal di Testa, tenutasi il 21 maggio 2011, con diverse iniziative.
Una si è tenuta nel nolano,  in collaborazione con l’Associazione pazienti  Al.Ce. Campania: due info-point  sono stati allestiti presso la Piazza Duomo di Acerra e il Centro Commerciale Vulcano Buono di Nola. I componenti del Comitato Scientifico di Al.Ce. Campania (B. Ciccone S. Griso, M.R. Ponticiello, G. D’Otolo), insieme con i volontari dello sportello Al.Ce. (Teresa, Pietro, Stefania, Angela, Gennaro, Erminia, Maria),  hanno distribuito  - in un piacevole clima di amicizia e di collaborazione - più di 3.000 volantini informativi, intervistando diverse centinaia di persone.
Ad Avellino la manifestazione si è svolta per l’intero arco della giornata. Suggestivi sia la sede, rappresentata dallo splendido carcere borbonico, da poco restaurato, sia il titolo dell’evento: “Dal mal di testa alla… cefalea: mille e una storia da leggere e raccontare”.
Bisogna sottolineare al proposito l’estrema sensibilità mostrata dalle Istituzioni nei riguardi dell’iniziativa: hanno infatti patrocinato l’evento sia la Provincia che il Comune di Avellino; ed inoltre presenziato personalmente alcuni rappresentanti, per lo più medici, tra cui citiamo l’Assessore Provinciale G. Del Mastro, il Sindaco di Avellino G.Galasso ed il Presidente della Commissione Sanità al Comune di Avellino,  V. Cicalese.
Ha portato il suo saluto anche il Direttore Generale G. Rosato, con cui si era concordato di svolgere l’evento al di fuori della città ospedaliera proprio in virtù dell’obiettivo di rivolgersi ad un pubblico fatto soprattutto di persone comuni e pazienti, non solo di addetti ai lavori - come è nello spirito dell’integrazione tra  Ospedale e Territorio.
Nella prima parte, svoltasi nel corso della mattinata, i vari operatori alternatisi sul podio hanno cercato di leggere il sintomo “cefalea” nelle sue diverse sfaccettature: illustrando le aspettative del paziente (A. Amato, G. D’Onofrio, M.R. Porcaro, A.M. Romano), le peculiarità della cefalea nel bambino (Maria Esposito), il possibile ruolo del fisioterapista (Santo Petrillo). Altri temi trattati hanno riguardato i rapporti tra mal di testa e cibo (Vincenzo Pizza), l’abuso dei farmaci, soprattutto dei prodotti da banco (Agostino Galdi),  concludendo infine con gli aspetti medico-legali e di invalidità civile (Raffaele Galano). Hanno brillantemente moderato Vittorio Petretta, responsabile dell’U.O di Neurologia dell’Ospedale Moscati di Avellino e Mimmo Cassano, coordinatore regionale della SISC Campania.
La seconda parte, tenutasi nel pomeriggio, sotto l’egida e il patrocinio dell’Istituto Freudiano per la Clinica, la Terapia e la Scienza di Roma,  si è svolta all’insegna del raccontare la cefalea, ispirata nei suoi contenuti alla massima di Ovidio: “Perfer et obdura: dolor hic tibi proderit olim” (Sopporta e resisti, un giorno questo dolore ti sarà utile). Ben sei donne con le loro testimonianze  hanno dimostrato come, anche un mal di testa persistente ed invalidante, può essere trasformato in una risorsa, consentendo, al di là dei condizionamenti negativi, di poter “riorganizzare”  la propria vita.
Alcune di esse grazie all’incontro con la psicoanalisi, altre anche semplicemente in un centro cefalee - avevano imparato a “volgere lo sguardo da un’altra parte ” come dice Lacan, vale a dire a porsi il problema della “funzione” e del significato della propria cefalea nell’àmbito della loro esistenza.
Ha concluso l’evento Alfonso Leo, docente presso il suddetto Istituto Freudiano di Roma: il suo intervento dal titolo apparentemente paradossale “La cefalea come risorsa” ha mostrato come, grazie agli strumenti della psicoanalisi, è possibile trasformare un sintomo apparentemente nocivo ed inutile in qualcosa di utile in grado di “mettere ordine“ alla propria esistenza, comprendendone altresì i reconditi significati. Ovviamente - afferma Leo - la psicoanalisi non è “la soluzione”, ma il sintomo cefalea ha tante sfaccettature ed anche quella che sembra la più “organica” delle cefalee, quale l’emicrania, può avere grossi rapporti con l’inconscio!
Come dice Jacques Lacan, "la guarigione è una domanda che parte dalla voce di un sofferente, di uno che soffre nel corpo o nel pensiero. La cosa sorprendente è che ci sia risposta".
Il folto pubblico ha partecipato attivamente al dibattito.
Due ultimi ringraziamenti:  alla poetessa  Amalia Leo,  anch’essa cefalalgica, che ha voluto per l’occasione fornirci una sua testimonianza in versi, diventati il tema conduttore dell’iniziativa (“Il  macigno che comprime la mente si dissolve come piuma al vento, quando le emozioni sconfiggono le paure e diventano parole”);  infine agli sponsor che hanno reso possibile il realizzarsi dell’iniziativa: Pagano Boutique, Acca Software, To It Restaurant Cafè, Anemos.
A fine giornata, tutti a casa stanchi ma soddisfatti per il  lavoro svolto. Arrivederci alla Quarta Giornata Nazionale del Mal di Testa: in pentola già bolle qualche idea…

 

* Direttivo regionale SISC Campania

 



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